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A trentotto anni dalla scomparsa di Luigi Di Sarro (1941-1979), molti sono i saggi e gli scritti pubblicati sulla sua figura di uomo e di artista. Così come molte sono le letture offerte e le ipotesi formulate sul suo lavoro. È dunque complesso pensare di poterne offrire una nuova visione, ma si tenta di approfondire alcuni aspetti del suo atteggiamento nei confronti della cultura, del sistema dell'arte e del suo metodo di lavoro. Con Di Sarro ci troviamo di fronte a un ricercatore, con tutte le peculiarità che questa definizione comporta. Le sue opere - dai disegni alle pitture, dalle sculture alle fotografie - rivelano un artista costantemente in fieri. Di Sarro non si è dato e non ha dato delle risposte definitive, ha piuttosto proposto nuovi quesiti. Il suo, infatti, è un atteggiamento empirico, di sperimentazione ad ampio raggio, che deriva principalmente dalla sua formazione scientifica corroborata da una personalità vivace, in continuo movimento sia fisico che intellettuale.